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facebook

Page history last edited by Giulia Tardi 15 years, 4 months ago

Peregrinazioni apocalittiche su Facebook

Non avere FB sembra esser diventata la malattia del 2008: peste bubbonica, una calamità, una maledizione! Ho visto come funziona, mi sono documentata e…non mi piace. Vedere cosa fanno gli altri in tempo reale, offrire drink virtuali, simulare adozioni/compravendita di animali, fare scherzi, aderire a cause più o meno nobili, fotocopiare foto dalle becheche altrui, suggerimenti di amicizia…tutto questo networking mi disorienta. Gli amici veri li vedo, li sento, fanno parte della mia vita reale; hanno comprato tutto il pacchetto con pregi e difetti.

Per circostanziare un minimo l’intervento propongo una serie di consigli da getsafeonline: non lasciatevi influenzare dalla peerpressure, se gli altri postano telefono, data di nascita, immagini della propria casa, del posto di lavoro, indirizzo , nome e cognome completi non significa che dobbiate farlo anche voi; non dite on line ciò che non direste al vostro capo ufficio o a vostra nonna; non dite più di quello che direste ad uno sconosciuto sull’autobus.

E leggetevi qualche testimonianza sul furto di identità.

Giulia Tardi

http://viaggioalterminedellanotte.wordpress.com

 

 

A quanto pare lei sta vivendo due vite distinte. In una di queste è Thomas Anderson, programmatore per una società informatica. L'altra vita la passa al computer, è una celebrità tra gli hacker con il soprannome di Neo. Una di queste vite ha un futuro, l'altra, invece, no.

(Matrix, 1999).

 

Circolano voci che Walter Veltroni ne abbia almeno cinquemila, e che quelli di Barack Obama abbiano fatto la loro parte nella corsa alla Casa Bianca.

Parlatene, purché se ne parli: il tessuto connettivo del web sociale oggi si chiama Facebook, croce e delizia dei naviganti telematici, popolo di contatti, quiz strampalati, video condivisi, bacheche aggiornate.

Mi ci sono iscritto quasi per caso ed ho ritrovato decine di conoscenze perse nelle pieghe degli anni.

Oramai persino i dipendenti pubblici sanno taggare una foto, tanto che una recentissima ordinanza ha messo al bando il portale negli uffici lavorativi.

Facebook è figlio del suo tempo: è versatile, è veloce, è semplice e, fra l’altro, fa stile.

Ma se cercate un minimo di tutela, andate oltre, perché non la troverete qui.

Vi basti sapere che, al momento dell’accesso, Facebook scansionerà la vostra e-mail alla ricerca di indirizzi che corrispondano ad altri profili, altre foto, altre identità connesse.

Non solo, ma nessuno vi vieta di assumere diversi profili: non esiste filtro al sottile piacere di diventare qualcun altro.

Insomma, che siate un teenager o Barack Obama, fate pure un’immersione in questi fondali.

Attenti, però: si può toccare il fondo senza nemmeno accorgersene.

Giovanni Rossi (Teorie della comunicazione)

http://lostincinemas.wordpress.com

 

 

Lo trovo divertente e credo che sia capace di dare un certo grado di assuefazione. Gli italiani hanno scoperto tardi Facebook, solo da quest’estate, ma da allora non riescono più a staccarsene. Secondo me, non c’è solo voglia di socialità ma una sorta di “sindrome da reality”.

Attualmente è il quinto sito più visitato al mondo, vale 16 miliardi di dollari e la Sony gli dedicherà presto un film. Su Facebook tutto ciò che è in pubblico può essere liberamente commentato. Il gioco sta proprio nel continuo utilizzo del messaggio. Molte volte la gente non è a conoscenza della visibilità di un contenuto al quale non ha direttamente contribuito.

Esistono buone ragioni per non essere su Facebook? Secondo alcuni Facebook è gratis ma si finanzierebbe raccogliendo e vendendo alla pubblicità informazioni dettagliate su gusti, consumi, idee degli iscritti, senza informarli di chi riceve i loro dati. Inoltre, qualcuno potrebbe impersonare un vostro conoscente, per farsi dare informazioni riservate, dato che nulla impedisce di creare un profilo di un’altra persona.

Le impostazioni delle privacy sono le più flessibili e confusionarie dell’intera industria del settore. Alcuni dipendenti di “Virgin” sono stati licenziati dopo aver parlato male della compagnia aerea su Facebook. 

Personalmente non temo per la mia privacy, basta pubblicare ciò che voglio che si sappia, e non accettare come amico “chiunque”.. in questo senso sono molto decisa..e il tasto “Ignora” è uno dei miei preferiti…

Come ogni strumento va usato con la testa, sapendo cosa fare.

Per leggere l'intero articolo visitate il mio blog: pulpnews.wordpress.it

Alessandra Amerini (Teorie della comunicazione)

 

 

"Che dire...uno dei migliori siti di social networking attualmente attivi...probabilmente è più diffuso tra i giovani che riescono a sentirsi anche in questo modo, scambiandosi informazioni e ricevendo aggiornamenti dagli altri, pubblicando le proprie notizie foto ecc... Certo magari se qualcuno vuol mantenere la privacy non è un granchè, ma resta comunque una grande trovata.."

Michele Ravenni

 

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